Olio, vino e cioccolato: la terna della salute lunedì 9 settembre 2013
Olive, grappoli di uva e fave di cacao: ecco i precursori di un trio di alimenti inconfondibili della nostra alimentazione. Eppure in molti regimi nutrizionali e nella concezione di chi vede ed affronta la dieta come il mangiare senza più gusto e quindi piacere, olio, vino e cioccolato vengono demonizzati. Bisognerebbe, invece, analizzare bene le loro proprietà per scoprire che in realtà sono una terna formidabile per la nostra salute.
Uno degli alimenti cardine della nostra dieta mediterranea è l’olio extravergine di oliva: il migliore per una cucina sana ed appetitosa, con un sapore inconfondibile, profumi ed aromi diversi a seconda del territorio da cui provengono i suoi frutti. L’olio extravergine di oliva possiede dimostrati effetti benefici per la salute. Usato a crudo, come condimento, ha proprietà antiossidanti ed anti età grazie alla vitamine E, agli
acidi grassi essenziali Omega 3 e 6, allo squalene, che contrasta l’invecchiamento cutaneo ed ai composti fenolici. Il componente fenolico più importante dell’olio extravergine di oliva è l’idrossitirosolo, una sostanza antitumorale, con maggiori effetti se assunto insieme a cibi ricchi in fibra (verdure condite con olio a crudo).
I suoi componenti, inoltre, contribuiscono a ridurre l’assorbimento del colesterolo ed aumentano l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K). L’olio extravergine di oliva deve essere sempre la prima scelta, rispetto agli altri oli. Gli oli di semi, infatti, sono ricchi di grassi polinsaturi, meno stabili e più soggetti ad alterazioni alle alte temperature, con
produzione di residui tossici. L’olio extravergine di oliva invece è ricco di grassi monoinsaturi (acido oleico), più stabili durante la cottura.
Anche il vino ha delle ottime proprietà nutrizionali. Ci si può concedere un bicchiere di vino a pasto.
Tra tutti i vini, andrebbe preferito il consumo di quello rosso: agisce come
antiossidante, fornisce numerosi nutrienti utili, contiene una quantità maggiore di antocianine, ferro, composti fenolici, soprattutto il resveratrolo. Importanti studi hanno dimostrato che il vino svolge effetti benefici sull’apparato cardiocircolatorio (diminuzione di infarto ed ictus del 17% nelle popolazioni che fanno uso moderato di vino) e hanno dimostrato anche l’azione antitumorale, anti invecchiamento ed antiaggregante del resveratrolo. Bisogna comunque sempre rispettare le dosi di vino consigliate, poiché il vino ha potere calorico (7Kcal/g) e, come tutte le bevande alcoliche, se abusato, ha effetti tossici su fegato, arterie, reni e stomaco.
Per ultimo parliamo dell’alimento più demonizzato:
il cioccolato. Il cioccolato è preparato a partire dai semi di cacao. Il cacao è un toccasana per il cuore, la mente, i vasi sanguigni, è ricco di vitamine del gruppo B, acido folico, magnesio, potassio, ferro e fosforo. Le proprietà benefiche sono contenute nelle fave di cacao da cui si ricava la pasta di cacao, da cui si può successivamente separare il burro di cacao, privo di colesterolo. Bisogna però fare una distinzione tra il cioccolato che fa bene e quello che invece deve essere giustamente demonizzato.
I surrogati di cioccolato, le creme al gusto di cioccolato, i pasticci e gli snack al cioccolato
non andrebbero consumati: non hanno alcun effetto benefico, ma fanno ingrassare a causa del gran contenuto di zuccheri. Il cioccolato che fa bene ha invece determinate caratteristiche: deve essere ricco di cacao, almeno il 70%;
deve essere fondente (il cioccolato al latte o bianco, sono meno ricchi di cacao e preparati con l’aggiunta di latte che blocca l’assorbimento dei polifenoli, che danno il tipico sapore amaro del cioccolato extrafondente).
Andrebbe sempre letta l’etichetta nutrizionale del cioccolato: il primo ingrediente deve essere il cacao (meglio la pasta di cacao), poi burro di cacao, zucchero, aromi; meglio evitare quelli che contengono latte e lecitina di soia.
Dieta non significa per forza privazione e astinenza: qualche volta ci si può concedere circa 15g di cioccolato fondente (tre o quattro quadratini) al posto del frutto di fine pasto o di un pezzo di pane.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dr.ssa
Valentina Lilla - vedi tutti gli articoli di
Valentina Lilla
Biologa Nutrizionista
|
Se ti è piaciuto l'articolo Diventa fan Clicca su |
|
|
|
|